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http://hdl.handle.net/10362/51789
Título: | La proposta antimetafisica di Nietzche e mach |
Autor: | Gori, Pietro |
Orientador: | Esposito, Roberto |
Palavras-chave: | Nietzsche Pensamento filosófico Heidegger |
Data de Defesa: | 2008 |
Resumo: | La relazione di Nietzsche con il pensiero scientifico rappresenta un tema ampiamente dibattuto nel corso della oramai secolare storia della ricezione del filosofo tedesco, ma che non sembra essersi ancora assestato su una posizione condivisa. Dopo diversi anni dall’apertura di una prospettiva di indagine critica che ha saputo approfondire le relazioni di Nietzsche con la sua contemporaneità, affrontando senza restrizioni i temi trattati dagli autori che il filosofo lesse e dai quali assunse le principali prospettive in seguito elaborate nella propria filosofia, si incontrano studiosi ancora dipendenti dal pregiudizio secondo il quale accostare il pensatore tedesco ad una certa epistemologia sarebbe incompatibile con il suo inserimento tra i padri di una riflessione genuinamente filosofica. Rimane quindi l’idea della lezione di Heidegger, il quale seppe così bene interpretare molti aspetti del pensiero nietzscheano trasponendoli poi all’interno della propria prospettiva, negando però che egli fosse legato o, per lo meno, interessato ai risultati della scienza naturale a lui contemporanea. Un fatto che, se solo si guarda ai contenuti dei quaderni ove Nietzsche tratta la questione dell’eterno ritorno ed ai numerosi studi compiuti su questo argomento, sembra oramai avvalorato e riconosciuto. Per non parlare poi dell’altra grande nozione cui Heidegger dedicò le proprie lezioni, il tema della volontà di potenza, che attualmente può essere inteso nella sua stretta relazione con la fisiologia del secondo Ottocento. Heidegger seppe comunque dare a Nietzsche la grandezza del filosofo, interpretando i suoi scritti in maniera esemplare, seppur segnata dal peso della propria personalità e, sul piano più strettamente tecnico, dall’impossibilità di affrancarsi dall’idea che lo scritto postumo raccolto da Elisabeth e da Peter Gast dovesse costituire il contributo di maggiore rilievo della sua produzione e la summa definitiva della sua filosofia. Nonostante la dimostrata arbitrarietà di questa compilazione, sancita dalla conclusione radicale di Mazzino Montinari per cui «la Volontà di potenza non esiste!», ed i risultati raggiunti da un lavoro di sistemazione dei manoscritti che ha permesso prima di tutto di ricostruire la logica sottesa alle riflessioni di Nietzsche, in molte letture contemporanee resta ancora profondo l’influsso della lezione heideggeriana e di quelle dei successivi grandi interpreti che su tale base elevarono Nietzsche ad una diffusione europea. Queste letture sono in particolare caratterizzate da un certo modo di intendere la riflessione filosofica, che non sembra potersi confrontare con i risultati della scienza e con le loro implicazioni su un piano generale di interpretazione del mondo; il contributo alla storia del pensiero di questo autore non dovrebbe pertanto essere frammisto al lavoro prettamente tecnico-pratico dei ricercatori e dei naturalisti, possedendo uno statuto che si pretende incommensurabile con quello della scienza ed essendo concentrato su questioni – per lo più di morale e di estetica – che essa non può affrontare con i propri strumenti. Lo stupore con cui alcuni studiosi accolgono le più recenti tesi relative ad un fondamento scientifico del pensiero di Nietzsche conferma per l’appunto l’idea che trattare della sua filosofia significhi per loro affrontare questioni che non trovano alcuna corrispondenza negli studi naturalistici e nella elaborazione dei loro risultati, rifiutando così di poter estendere il suo modello filosofico ad una indagine “positiva” sulla struttura del mondo; nel fare questo, essi dimostrano la dipendenza da quella immagine di Nietzsche come filosofo dell’arte tragica, poeta del superuomo nonché in molti luoghi critico radicale del sapere scientifico, che la tradizione ha trasmesso e che nel passato più recente è stata corretta attraverso un paziente lavoro esegetico, i cui risultati cominciano solo ora a rendersi evidenti. |
Descrição: | Tese arquivada ao abrigo da Portaria nº 227/2017 de 25 de Julho-Registo de Grau Estrangeiro |
URI: | http://hdl.handle.net/10362/51789 |
Designação: | Tese de doutoramento em Filosofia |
Aparece nas colecções: | FCSH: DF - Teses de Doutoramento |
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